I sommersi e i bolliti

Oggi si chiude il festival di Venezia, neanche una riga è stata battuta su questo blog e ho intenzione di continuare su questa linea. Il menefreghismo è insieme la migliore e la peggiore arma quando si vuol ferire chi si odia. Il vecchiume di un istituzione come la critica, nata nella sua forma cinematografica proprio al Lido 72 anni fa. La rete ha ucciso la critica e sono solo media vecchi come la TV o i gionali a non averlo notato. Gli occhi sono lo specchio della nostra anima, ma possono anche essere taccuino personale, strumento su cui incidere le emozioni che ci trasmette un film provato in prima persona e senza bisogno di pareri e consigli. Siate Atman fate si che la vostra soggettività sia oggettività. Imponetevi!, create nuove forme di pensiero e giudizio. Fate si che il vostro taccuino sia, insieme ad altri, parte della Bibbia di un mondo nuovo, un mondo libero da salotti, sciarpette e loffi occhialuti che, a suo tempo, già hanno soffocato e spopolarizzato la popolare Opera che oggi si dice classica e nell'ottocento era solamente Opera, viva e vissuta da tutti. Salviamo il cinema dai falliti che non sono riusciti a fare cinema in prima persona e per ossessionare la loro amante, da cui non sono ricambiati, parlano parlano PARLANOOOOOOO!!

E poi che Festival è un festival che prende un film diretto da Diego "Porco Dio questo lavora in Rai" Bianchi in """Arte""" Zoro... come dite politica? ah ok ho capito sempre la solita merda. 

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