Il Vangelo Secondo George R.R. Martin (spoiler VI° stagione)

Come dicevo da qualche tempo (2011 fine del quinto libro), bisognava leggere i Vangeli per capire il destino di Jon Snow. Bisognava capire che anche uno scrittore dichiaratamente Ateo fin da giovane o agnostico come si è definito negli ultimi anni; anche uno scrittore simile poteva creare un evento fideistico nella sua saga capolavoro. Per alcuni è il fantasy stesso a richiedere che si attinga nella creazione dei mondi fittizi a leggende, dei e costrutti che vanno dal mito a Dio. Sicuramente Tolkien e Lewis padri moderni del genere credevano fortemente nella loro vita e quindi questo particolare assolutamente non secondario non potevano non inserirlo nella trama delle loro opere.
Per Martin la Fede è quindi un fattore di peso diverso -Forse una speranza?- inevitabilmente in un mondo fittizio terribile e violento, come la nostra società umana attuale e passata, c'è bisogno ad un tratto della storia non solo di draghi e profezie ma di un vero e proprio Messia. A questo punto in questo Mondo del Ghiaccio e del Fuoco dove morire è facile come sulla nostra Terra , non basta più il ritorno di un Re; Aragorn in queste storie sarebbe stato "sconfitto vincendo" come Robb l'ultimo re d'inverno. Qui serve il sovrannaturale, l'eroe non solo profetizzato ma risorto, insomma il Cristo del Ghiaccio e del fuoco. Un Messia che sicuramente non userà solo parabole per riportare la Legge, ma si sa anche Isaia parlava di Messia diversi in attesa del vero Unto capace di unire agnello e volpe, diversi come ghiaccio e fuoco.
E noi novelli San Pietri come Davos siamo così a veder stupefatti il concretizzarsi di una profezia attesa per ottomila anni.
Fino a qualche tempo fa desideravo una serie dai libri di Dune perché in tv c'era bisogno di un Profeta. Basta medici, basta poliziotti e sit com; fanculo ai procedurali del cazzo c'era bisogno di Fede che si fa Arte - o forse il contrario Arte che si fa Fede. Oggi dopo aver saputo che quello che speravo fin dal 2011 è vero non ho più bisogno del profeta di Herbert. 
Ha fatto prima il Principe che è stato promesso di Martin, ed è perfetto cosi.



For me Dune will be the coming of a God;
artistical, cinematographical God.
My ambition with Dune was tremendous.
I want to create a Prophet, to change the young minds of all the world.
I offer to you the most important picture in the history of the umanity!
We will change the world!
(Alejandro Jodorowsky)

Il Viaggiatore


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